Sì: di nuovo carciofi. E altri ancora ne seguiranno a breve: è la loro stagione. Non so se in Grecia li cucinino proprio così, ma così venivano nominati e descritti in una prestigiosa rivista di cucina del 1977. E quella ricetta vi propongo ora, immutata dopo 35 anni di applicazione, salvo le immancabili, innocenti variazioni dovute al mio capriccio.
Ingredienti e dosi per 5-6 porzioni (antipasto o contorno)
il
succo di un limone (oltre a quello che serve per l’acqua acidulata);
un
cucchiaio di grani di pepe;
un rametto di timo,
due o tre gambi di prezzemolo,
un gambo di sedano a pezzi,
un frammento di foglia di alloro,
le barbine di due
o tre finocchi;
20 grammi di sale.
Procedimento

2) Mettete al fuoco la marinata composta da tutti gli
altri ingredienti e fatela sobbollire per circa cinque minuti.
3) Estraete i
carciofi dall’acqua acidulata e versateli nella marinata in ebollizione. Lasciateli
in sobbollimento per 10-12 minuti o fin quando non siano cedevoli alle punte di
una forchetta. Evitate di cuocerli troppo: dodici minuti dovrebbe essere un
tempo massimo.
4) Scolate i carciofi dalla marinata e fateli raffreddare da
qualche parte; fate intiepidire o raffreddare anche la marinata.
6) Coprite con
pellicola e tenete in frigorifero: si consumano freddi e si conservano diversi
giorni.
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