Vengono comunemente chiamate “graffioni”: varietà duracina di colore
chiaro e polpa soda, croccante, il cui vero nome è “Durone della Marca”. È
l’ultima varietà di ciliegia a giungere a maturazione: si trova fino ai primi
di luglio ed è particolarmente adatta alla conservazione.
L’altro ieri Sergio Bombini (frutteto di Precotto a Milano) ne aveva
di meravigliose: senza un’ombra di imperfezione, selezionatissime, pronte per i
vasetti. Ma erano anche molto buone: e così, dei cinque chili portati a casa,
solo tre sono andati in conserva, sfuggiti agli “assaggi” di bambini e non.
Ingredienti e dosi per circa
quattro litri di vasetti (quelli della foto)
- cilegie
“graffioni” selezionate, prive di qualsiasi imperfezione: kg 3;
- alcol “puro”
(in realtà non è mai puro: quello comunemente in commercio è a 95°): 1,2 litri;
- acqua: 1
litro;
- zucchero:
g 250.
Avvertenza:
l’alcol puro, nonostante l’aspetto innocente, è un elemento pericoloso:
infiammabile come la benzina. In cucina occorre usarlo quando tutti i fuochi
sono spenti.
Procedimento
1) Lavare le
ciliegie, asciugarle sommariamente facendole rotolare su panni asciutti o su
carta da cucina, e tagliare loro il picciolo lasciandone 7 o 8 millimetri.
2) Portare a bollore
l’acqua con lo zucchero; lasciare raffreddare o intiepidire, e mescolare
all’alcol.
3) Distribuire le
ciliegie nei vasetti, senza pressare, e coprire con la soluzione idro-alcolica;
con l’immissione del liquido le ciliegie si assesteranno nei contenitori e sarà
possibile aggiungerne ancora un po’.
4) Chiudere i vasetti
e conservarli nel solito luogo fresco e
asciutto. Consumare dalla fine dell’estate in poi.
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