E dopo i pizzoccheri non potevano mancare gli sciatt, altra specialità
valtellinese. Si tratta di cubetti di formaggio a pasta semidura, passati in
pastella e fritti. Naturalmente il formaggio è territoriale, e la pastella
contempla della farina di grano saraceno. Valgono per antipasto o per pietanza.
Ingredienti e dosi per 3 o 4
porzioni
farina di
grano saraceno: g 200
farina
bianca (tipo 0 o 00): g 100
acqua
minerale gasata e fredda:g 375
sale: g 6.
Per il formaggio
Casera di
media stagionatura: circa 3 etti.
Per friggere
Olio di
semi per frittura: circa 6 decilitri.
Attrezzatura
Una casseruola da 22 cm;
un
termometro per grassi (facoltativo raccomandato).
Procedimento
1) Mescolate con cura
(due minuti) tutti gli ingredienti della pastella e mettetela a riposare in
frigorifero per un’ora o più, a piacere.
2) Mondate il
formaggio dalla crosta e tagliatelo a cubetti di due centimetri scarsi di lato.
Tenetelo in frigorifero fino al punto 3).
3) Circa
mezz’ora prima di cominciare a friggere, mettete il formaggio nel freezer.
4) Al momento di
friggere mettete al fuoco la casseruola con due centimetri di olio (se la
casseruola è da 22, sono circa 600 ml). Date un’ultima mescolata alla pastella
e immergetevi i cubetti di formaggio a una decina per volta. Di lì toglieteli
uno alla volta con due forchette e tuffateli nell’olio che dovrà aver raggiunto
una temperatura compresa fra 160 e 180°C.
5) Fate friggere gli sciatt
per un minuto e mezzo o due; quindi levateli con una paletta forata e
adagiateli su carta assorbente.
6) Servite gli sciatt
caldi, ma senza affannarvi a portarli in tavola bollenti: conservano bene il
calore, e sono più gradevoli caldi che roventi. Accompagnateli con
dell’insalata.
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