No, non sono stato di recente in Alto Adige, regione dello speck e di
questa preparazione tipica. Ho invece avuto il piacere di frequentare un corso
di pasta fresca presso la Scuola della Cucina Italiana, dove il bravo maestro
Luciano Caimi ha prodotto questo piatto con un risultato di sorprendente
finezza e bontà. Ho cercato quindi di ripeterne la ricetta, concedendomi, come
al solito, qualche innocente adattamento alle mie inclinazioni: pertanto
qualsiasi errore o imperfezione è da addebitare esclusivamente a me.
Ingredienti e dosi per una
quindicina di “gnocchi” da 110 grammi l’uno
- Pane comune,
bianco, raffermo: g 600 (meglio evitare pani all’olio o al latte, che rendono
l’impasto un po’ viscido; se si usa un pane rustico con crosta scura, meglio
eliminare quest’ultima, a volte amara);
- latte
intero: g 600;
- cipolla: g 100
pesata cruda e pulita (dalla più delicata alla più forte: rossa di Tropea;
rossa comune; bionda; io ho usato la rossa di Tropea);
- olio e.v.o. (per
cuocere la cipolla): g 40;
- Parmigiano
grattugiato: g 100;
- farina
00: g 75;
- speck
affettato: g 75;
- pasta di
salame (sostituibile con salame fresco tipo “Milano” o “Felino”): g 170;
- uova
medio-grandi: n. 3;
- prezzemolo
(le sole foglie lavate e asciutte): g 30.
Procedimento
1) Tagliate il pane a
piccoli pezzi (tipo dadini da un cm di lato) e tanto più piccoli quanto più il
pane è duro; al limite, pestatelo o grattugiatelo.
2) Irrorate il pane
con tutto il latte e lasciatelo ad ammorbidirsi per mezz’ora o più, rigirandolo
ogni tanto. Impastatelo con una mano, controllando che non vi siano rimasti
pezzi duri, asciutti: al caso, frantumateli fra le dita.
3) Lavorate la
cipolla: a piccoli pezzi, o meglio, tritata, fatela appassire per 40 minuti o
più al fuoco basso in un pentolino con 40 grammi d’olio e 100 di acqua,
coperto, rimestando ogni tanto. Come insegna il maestro Caimi, “la cipolla più
cuoce e più diventa dolce”: quindi non abbiate fretta: alla fine deve venire
una morbida pappa asciutta.
5) Tritate finemente
il prezzemolo con la mezzaluna. Se ne tritate un po’ di più vi tornerà utile
per il condimento.
6) Tagliate le fette
di speck a piccoli pezzi (listarelle e poi quadratini); uniteli alla pasta di
salame e omogeneizzate gli uni e l’altra con qualche colpo di mezzaluna.
7) Spargete
sull’impasto la farina, il Parmigiano, il prezzemolo e il trito di speck –
pasta di salame e impastate il tutto con una mano, amalgamando bene. Se
credete, fate riposare ancora l’impasto in frigorifero per un ragionevole tempo
a piacere: vi faciliterà la lavorazione successiva; ma potete anche procedervi
sùbito.
8) Prelevate
dall’impasto delle cucchiaiate da 110 grammi (facilissimo se avete una bilancia
elettronica), tutte uguali, e fatene delle palle rotolandole fra le mani.
Allineate questi gnocchi su un tagliere ricoperto di carta da forno. Dovrebbero
venirne 17: tenete da parte quelli che vorrete destinare al consumo immediato
(due a testa) e surgelate i rimanenti.
Cottura e
servizio
9) Versate i
canederli in abbondante brodo bollente (due litri e mezzo per 8 gnocchi), anche
di dado (visto che non li dobbiamo servire in brodo, ma asciutti) e cuoceteli
per 10 minuti dalla ripresa del bollore. Se surgelati, raddoppiate il tempo: a
fuoco alto il bollore riprende quando l’interno degli gnocchi è ancora gelato.
Scolateli col ragno.
10) Spargete su ciascun
piatto qualche cucchiaiata di salsa di pomodoro leggera, condita con aglio e
olio o con burro; sopra di questa adagiate uno o due canederli e sopra di loro
un cucchiaio di burro fuso con un pizzico di prezzemolo tritato. Infine, un
cucchiaino di Parmigiano.
Nessun commento:
Posta un commento