Sono tornato in Valtellina. Lì la tradizione del grano
saraceno e del formaggio Casera prosegue, dopo i pizzoccheri e gli sciatt, con
il chisciöl. Si tratta di una preparazione semplicissima e assolutamente
originale, benché alcuni la vedano parente della piadina o della frittata,
dalle quali però si distacca nettamente sia per la presenza del formaggio, sia
per l’assenza di uova. E nonostante la sua semplicità e la sua ben più limitata
diffusione rispetto ai pizzoccheri o agli sciatt, questa sorta di frittella ha
dato vita addirittura a una
associazione: la Confraternita del Chisciöl, con sede a Tirano.
Due grandi pregi
del chisciöl sono la rapidità di preparazione e la versatilità: può essere
infatti consumato tal quale, magari con l’aperitivo, oppure può servire da
accompagnamento ad altri formaggi, o a un’insalatina da taglio, o a un piatto
di salumi. Quest'ultimo abbinamento è vincente fra tutti.
Ingredienti e dosi per una teglia da cm 24 (da 2 a 4 porzioni a seconda
dell’uso)
- farina di grano saraceno: g
80- farina bianca (indifferentemente 0 o 00): g 40
- acqua fredda e gasata: g 160
- sale: g 3½
- olio e.v.o.: due cucchiai
- Casera di media stagionatura, peso netto: g 130.
Procedimento
1) In una ciotola mescolate le farine con l’acqua e il sale; amalgamate bene la pastella che ne risulta (un minuto) e mettetela a riposare in frigorifero per un’oretta.
2) Tagliate il formaggio a striscioline o a cubetti piccoli e mescolatelo alla pastella.
3) Mettete al fuoco basso una padella da 24 con un paio di cucchiai d’olio; versateci la pastella col formaggio e livellatela; incoperchiate e fate cuocere per una dozzina di minuti.
4) Girate il chisciöl, con la tecnica della frittata o semplicemente usando una paletta e una posata; fate cuocere altri 6 o 7 minuti senza coperchio e servite caldo.
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