Questa ricetta è tramandata da generazioni di
arianesi, ma rimane stranamente diversa da quelle diffuse sul web dei “pipilli chini (peperoni pieni) all’arianese”.
Se forse questa preparazione differisce dalle usanze del territorio, comunque rispecchia perfettamente la cucina dei miei antenati, tutti di Ariano Irpino. Infatti anche se la trasmissione orale della ricetta non consentiva di conoscere esattamente le dosi, il risultato che io ora ho ottenuto in base ai miei ricordi, è realmente fedele al piatto della mia infanzia. Unica eccezione: dagli ingredienti tradizionali io ho eliminato le
acciughe e le uvette.
Ingredienti e dosi
per 4 porzioni
- peperoni assortiti:
n. 4 o 5, medio piccoli, di forma regolare più quadrata che tondeggiante;
- melanzane oblunghe, comuni: g 900;
- capperi salati: g 100 lordi;
- pangrattato grosso: g 90;
- olive nere di Kalamata: un paio di dozzine;
- pinoli: g 50;
- prezzemolo (le sole foglie lavate e asciutte):
g 25;
- aglio: 3 grossi spicchi;
- sale: g 2½;- olio e.v.o.: g 70 per la cottura
delle melanzane, più un quarto di litro circa per la cottura dei peperoni.
Procedimento
1) Dissalate i capperi e
lasciateli a bagno in un litro d’acqua; lavate e asciugate melanzane e
peperoni.
2) Spuntate le melanzane e
tagliatele a dadini di un centimetro e mezzo circa di lato; mettetele in due
larghi tegami con gli spicchi d’aglio tagliati in due per il lungo e privati
del germe; distribuitevi i due grammi e mezzo di sale e i settanta grammi di
olio. Cuocetele al fuoco basso per una mezz’oretta, rimestandole ogni tre o
quattro minuti: alla fine dovranno risultare ben rosolate e ridotte di volume.
3) Mentre le melanzane cuociono, lavate il
prezzemolo, asciugatelo e tritatelo con la mezzaluna. Denocciolate le olive e
setacciate il pangrattato (grattugiato da voi, s’intende), fino ad averne 90
grammi di grana grossa.
4) Liberate le
melanzane dall’aglio; riunitele in un solo tegame e mescolatevi i capperi
scolati, il pangrattato, le olive, i pinoli e il prezzemolo (in pratica, tutto
il resto). Il ripieno è pronto.
5) Con un
coltellino affilato tagliate in sbieco le calotte ai peperoni e conservatele,
ciascuna accanto alla propria base. Svuotate i peperoni dalla polpa bianca e da
eventuali semi. Riempiteli quindi con il ripieno, pressandovelo dentro con le dita:
deve risultare ben compatto.
7) Disponete i peperoni coricati in un tegame
dove non stiano troppo larghi né troppo ammassati (dovrebbe andar bene un 24 cm
di diametro). Coprite il fondo con un dito d’olio (dovrebbe arrivare appena
sotto il taglio delle calotte) e mettete al fuoco basso, senza coperchio, per
un’oretta, rigirando delicatamente i peperoni di un quarto di giro ogni dozzina
di minuti, e poi lasciandoli in piedi per un’altra dozzina.
8) Scolate i peperoni dall’olio; lasciateli raffreddare e riparateli in frigorifero per almeno dodici ore prima di consumarli. Si apprezzano freddi o a temperatura ambiente.
8) Scolate i peperoni dall’olio; lasciateli raffreddare e riparateli in frigorifero per almeno dodici ore prima di consumarli. Si apprezzano freddi o a temperatura ambiente.